Marotta Editori

Marotta & Marotta è una casa editrice napoletana che vanta più di mezzo secolo di storia nell’ambito dell’arte grafica e dell’editoria di pregio.

“Intorno agli anni cinquanta dire Napoli era come dire Giuseppe Marotta, il sottile, trepido autore dell’Oro di Napoli: Napoli e lo scrittore Giuseppe Marotta si identificarono, divennero sinonimi. Ma dire Marotta, oggi, vent’anni dopo è dire Alberto Marotta, l’editore.  Non sono operazioni facili, queste sostituzioni di persona, queste “rimonte” sono imprese mitiche”.

Alberto Marotta e Salvatore Quasimodo

Cominciava così uno scritto del 1972 di Domenico Rea dedicato a quel geniale editore che, dopo aver lavorato con Vallardi, Garzanti ed Ulman, fondò una propria casa editrice nel 1959, pubblicando, primo in Italia, “Isabelle” di Gide.

A quel primo libro ne seguirono molti altri a testimonianza di uno spirito che sapeva unire il gusto umanistico dei grandi bibliofili (si pensi all’anastatica dell’edizione Starita delle opere di Leopardi con le correzioni e le aggiunte autografe del  Poeta), all’impegno di far conoscere nuovi autori con la collana “I Poeti Italiani Contemporanei” curata e diretta da Salvatore Quasimodo.

Alberto Marotta morirà nel 1978, ma il nome “Marotta” rimane a Napoli, come direbbe Rea “mitico”, non solo per le edizioni, rielaborate da Marotta & Marotta d’importanti opere del vecchio catalogo come “Usi e Costumi di Napoli e contorni” del De Bourcard o “L’Antologia dei Poeti Napoletani”  curata da Ettore De Mura, ma per un forte impegno innovativo all’interno di una solida tradizione.

Nell’editoria d’arte, la Marotta vanta una tradizione quarantennale che va dal celebre saggio di Salvatore Quasimodo, del 1968,  su Giorgio de Chirico, con un’opera autografa dell’artista, e tradotto in quattro lingue, alla Cartella di “ Pulcinella” di Corrado Cagli del 1974, dalle Cartelle di Primo Conti, curate da Giulio Carlo Argan (“Primo Conti” e “Omaggio ad Apollinaire”), alle due cartelle di serigrafie di Maurice Henry (“Joy de vivre” e “Paesaggi femminili”) del 1971 e del 1975.

Cosi, per la grafica, Nini Marotta ripropone “Le Copertine firmate di BOLAFFIARTE”, cento e più multipli d’arte, firmati e numerati, realizzati dai più grandi artisti del ‘900. Tra i cataloghi d’arte, non va dimenticato, un’importante lavoro di riscoperta artistica, a cura di Carmina Benincasa, sull’opera del pittore futurista Alberto Bragaglia. Mentre, “Un’Arte per lo Stato” di Alessandro Masi, saggio riassuntivo  sull’arte nel ventennio fascista, è ormai un classico.

E ancora, per l’arte e la poesia, Marotta & Marotta presenta una collana di preziosi volumi dedicati alla notte,  che raccoglie opere e poesie di artisti e poeti , realizzata secondo i canoni classici dei “Grand LIvre” e accompagnata da grafiche originali o opere uniche su legno. Il primo, “Notte Trasfigurata”, edito in duecento esemplari, vede l’incontro delle liriche del mai dimenticato Giuseppe Giovanni Battaglia, con le opere del pittore Luigi Granetto, esponente di un gusto post-moderno e pre-concettuale italiano. Il secondo, “Notte Trasfigurata due”, edito in soli sessanta esemplari, pone le liriche di Aurelio Pes accanto alle litografie di Menendez Rocas.

Al di là della propria produzione editoriale, Marotta ripropone opere di altre case editrici, dedicando particolare attenzione a  tutto quanto abbia attinenza con il Mezzogiorno e l’Arte Moderna e Contemporanea.