Marotta Editori

Poeta, pittore, commediografo, attivista politico, esule: Rafael Alberti ha attraversato il Novecento intensamente, con coerenza e impegno.

Nasce a Puerto di Santa Maria, vicino Cadice nel 1902 da una famiglia di origine italiana. Nel 1917 si trasferisce a Madrid, dove si iscrive alla locale Accademia di Belle Art e conosce Luis Buñuel, Federico García Lorca e Salvador Dalí grazie alla Residencia de Estudiantes (una istituzione culturale liberale che era complementare all’Università).

Insieme a loro Rafael Alberti sarà uno dei protagonisti della cosiddetta Generazione del ’27.

Come poeta trova la sua dimensione in un confronto con la politica del paese e nella convinzione che un uomo di lettere debba essere al servizio del proprio paese. Per questi motivi è identificato come il cantore dell’elegia civica spagnola.

Rafael Alberti

Nel 1931 si iscrive al Partido Comunista de España (PCE) e, insieme alla sua compagna María Teresa León fonda la rivista rivoluzionaria Octubre. La Guerra Civile lo vede schierato contro i Franchisti. In seguito alla sconfitta dei repubblicani è costretto a rifugiarsi all’estero: in Francia, in Messico, in Argentina ed infine in Italia (1963) dove vive tra il piccolo borgo di Anticoli Corrado ed il quartiere Trastevere. A Roma stabilisce un lungo sodalizio culturale con la poetessa italiana Elena Clementelli e con alcuni critici letterari, inoltre collabora con gli Inti-Illimani, anch’essi esuli ma dal Cile, che musicano alcuni alcuni dei suoi testi.

Dopo la morte di Francisco Franco e la fine del regime, riesce finalmente a tornare in patria (1977), dove si inserisce a pieno titolo nella vita culturale e politica del paese.

Rafael Alberti pittore

La ricerca artistica e quella poetica di Alberti procedono parallelamente: espone per la prima volta nel 1920 al Salón Nacional de Otoño a Madrid. Negli stessi anni (1924) pubblica la raccolta di poesie Marineri en tierra con la quale vince il Premio Nacional de Poesía.

Si dedica alla pittura con maggiore intensità negli anni di esilio: in Argentina espone in diverse gallerie d’arte e pubblica il suo portfolio di poesie Liricografías, in cui combina simboli visivi e parole.

In Italia, all’inizio degli anni Sessanta, frequenta artisti come Emilio Vedova, Corrado Cagli e Umberto Mastroianni ed impara alcune tecniche di incisione, come l’inusuale incisione su piombo. Realizza numerosi portfolio di serigrafie e litografie e progetta poster per campagne a difesa della natura diffusi in tutto il paese.

Collabora con alcuni dei maggiori artisti dell’epoca, come Joan Miró, Antoni Tàpies, Manolo Rivera, Carlos Saura, Robert Motherwell.

In Italia, alla galleria Il Segno di Roma, rende omaggio a Pablo Picasso con il ciclo di incisioni e dipinti Los ojos de Picasso e realizza la serie di serigrafie su legno intitolate El juego de la Oca Toro ispirata al Gioco dell’oca, ma combinata con le figure della Corrida.

Rafael Alberti

L’opera pittorica di Rafael Alberti possiede una grande luminosità ed una cromia legata a nuance chiare e toni pastello combinati e sfumati armonicamente. Negli ultimi anni della sua produzione, il suo stile muta: passa dall’attenzione maniacale ai dettagli ed alla minuziosità da orafo ad un segno essenziale, spesso creato con un’unica linea.

Rafale Alberti muore a Madrid, per un infarto, nel 1999

Per Bolaffi ha realizzato Cuori della serie delle Carte da Gioco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *