Le Sette Arti Liberali sono le discipline che rappresentano il Sapere in epoca medievale. Sono contrapposte alle Arti Meccaniche, ovvero a tutte quelle attività pratiche che richiedono abilità manuali, a cui erano destinate la classi meno abbienti.
La loro classificazione originaria risale al mondo classico ed erano destinate a formare l’élite intellettuale, i chierici ed i monaci. Secondo la prassi seguita nel Medioevo, le Sette Arti Liberali sono articolate in due gradi di insegnamento: il Trivio, composto da grammatica, retorica e dialettica ed il Quadrivio, ovvero aritmetica, geometria, musica ed astronomia.
Nei multipli d’arte Bolaffi trovano posto entrambi i gradi, tutti affidati ad artisti differenti.
Le Sette Arti Liberali Bolaffi: il Trivio
Le Arti del Trivio sono edite tutte nel 1979. Hubertus Gojowczyk realizza la Grammatica. L’artista polacco, allievo di Beuys a Düsseldorf, usa uno dei suoi celebri oggetti-libro per trasformare l’intellettuale in fisico.

Lo scultore lombardo Floriano Bodini rappresenta la Retorica attraverso una figura imponente, costruita da volumi pieni, delineati impietosamente da una luce meridiana.

L’artista torinese Ezio Gribaudo, infine, fa ondeggiare i segni ed i simboli delle sue peculiari scritture cifrate in una cornice dal sapore cartografico per la Dialettica.

Le Sette Arti Liberali Bolaffi: il Quadrivio

Le Arti del Quadrivio vedono la presenza dell’unica donna che partecipa alla realizzazione di questa serie di multipli d’arte, ovvero l’artista romana Giosetta Fioroni. Nella sua Astronomia del 1978, i colori sono trattenuti a stento dalla casa centrale, circondata a sua volta da segni grafici.

Il poliedrico artista francese, Roland Topor, noto per la sua ironia dissacrante, immagina un grottesco e panciuto fustigatore di cifre per l’ Aritmetica (1978).

Per il pittore e incisore siciliano Piero Guccione la Geometria è una contrapposizione tra una campitura azzurro mare ed una gialla, mentre la Musica di Giuliano Vangi è rappresentata da una delle sue peculiari figure maschili, un suonatore attonito e monocromo, in equilibrio precario su un declivio.
