
Autodidatta, poliedrico, insofferente verso le logiche del sistema dell’arte, assolutamente contrario a riconoscersi in una corrente o uno stile, Flavio Costantini ha attraversato il ‘900 esplorandone la storia e l’ineluttabilità degli eventi.
Dissacrante, divertente, capace di infondere ironia e sarcasmo anche nelle opere più politicamente impegnate: è Enrico Baj. Uno dei maestri che nel Dopoguerra ha dato un nuovo volto all’arte italiana.
Chris Burden è indissolubilmente legato alla performance Shoot ed a quel proiettile calibro 22 che lo colpisce al braccio. Ma la sua parabola artistica non si è mossa solo lungo la linea di confine con i limiti della resistenza del suo corpo.
La vita quotidiana di ognuno di noi è sempre più digitalizzata, non c’è quindi da stupirsi se anche i collezionisti abbiano deciso di servirsi delle gallerie d’arte online. Ma come sta evolvendo il mercato? (altro…)
Giosetta Fioroni ha portato nell’arte italiana del Secondo Dopoguerra una ventata di rinnovamento. Accostata – talvolta erroneamente – alla Pop Art americana, se ne allontana per il desiderio di raccontare una femminilità sofisticata, fatta di sguardi ed atmosfere.
L’opera di Mario Merz ha attraversato tutto il Novecento. Esponente dell’Arte Povera, nella sua ricerca si distinguono alcuni elementi costanti: dalla luce al neon agli igloo, dalla serie di Fibonacci ai mucchi di giornali. Senza mai trascurare l’impegno civile.
Daniel Spoerri, genio delle arti e della…ristorazione, ha stabilito un legame indissolubile tra arte visiva e cibo creando la Eat Art. I suoi “quadri trappola” hanno tracciato un sentiero nuovo per la creazione artistica.
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Giorgio de Chirico è il padre indiscusso della Metafisica. Le Piazze, i Manichini, le ombre ed i personaggi mitologici evocati nei suoi dipinti costituiscono un punto cruciale nella storia dell’arte del Novecento.